Muggia & l’archeologia

Le testimonianze archeologiche sparse sul territorio di Muggia sono molteplici e variegate, e grazie a diversi interventi di studio e valorizzazione, nonché alla messa a punto di percorsi turistico-didattici pensati ad hoc, ci restituiscono tutto il fascino del passato di quest’area cerniera di diverse culture. Un’affascinante passeggiata archeologica tra boschi e centro storico, collina e mare: si parte dal Monte Castellier con la visita al Castelliere di Elleri e alla Necropoli di Santa Barbara, e si prosegue al Civico Museo Archeologico, sito nella Casa Veneta del centro storico, che conserva i reperti ritrovati nei 25 siti sparsi sul territorio muggesano. Si continua al Parco Archeologico di Muggia Vecchia, l’antico borgo abitato fino alla fine del 1400 e in seguito abbandonato per l’attuale centro racchiuso dalle mura e dominato dal Castello, per visitare le mura di cinta, le porte urbiche, la trama compositiva delle strutture abitative e il Santuario, e infine si conclude al mare ai Moli romani sommersi di Punta Sottile.


Testimonianze del passato

Mura Muggia Vecchia
Mura Muggia Vecchia

Da un punto di vista storico-geografico il territorio di Muggia si colloca in tutte le epoche in posizione di confine e di cerniera tra aree culturali diverse. Alcuni siti ci testimoniano la presenza umana fin dalla tarda preistoria. Tra tutti si segnala per la particolare importanza Elleri dove l’occupazione è attestata dalle fasi iniziali dell’età del bronzo all’epoca romana con indizi che arrivano fino a quella medievale. Sulle pendici dello stesso colle è stata ritrovata anche la Necropoli di Santa Barbara, i cui corredi si datano nella prima età del ferro. Al Castelliere di Elleri sembra contrapporsi quello di Montedoro che ha restituito, oltre al cospicuo materiale protostorico, tracce di frequentazione precedente il bronzo medio. Successivamente, in età romana e medievale il luogo probabilmente fu adibito a pascolo, come testimoniano i pochi cocci raccolti in superficie.

Il sito di Stramare fu occupato a più riprese: vi sono stati reperiti due degli strumenti in pietra più antichi del territorio e alcuni pezzi di ceramica dell’età del bronzo; per l’età del ferro abbiamo indizi che ci portano ad interpretare il sito in chiave emporiale; una villa fornita di molo fu edificata in epoca romana; infine nel medioevo fu luogo utilizzato nella produzione del sale. Da Muggia Vecchia ci giungono scarsissime testimonianze delle età del ferro e romana, mentre del medioevo si conservano, oltre a materiali mobili, resti di strutture come le porte del Castello e la Basilica di Santa Maria Assunta.


Castelliere di Elleri

Castelliere di Elleri
Castelliere di Elleri

Sulla sommità di Santa Barbara si erge il Castelliere di Elleri, così come evocato anche dal nome stesso dell’altura: Monte Castellier. Il castelliere era una struttura difensiva, tipica di tutta l’area carsica, costituita da una cinta di mura a secco posta sulla sommità delle alture, al cui interno trovavano riparo gli uomini e le loro greggi.

Il Castelliere di Elleri fu costruito durante l’epoca preistorica, circa nel 1600 a.C., e fu abitato per 2000 anni, fino cioè all’epoca romana, momento in cui sull’altura sorse anche un’area dedicata ai culti religiosi. Qui è stata ritrovata, infatti, una stele dedicata al Dio Mitra, ora visibile presso il Civico Museo Archeologico, culto di origine orientale particolarmente diffuso tra le truppe romane. Le molte cinte murarie sovrapposte, e i reperti rinvenuti ci permettono di capire l’eccezionalità di questo sito: esso infatti è uno di quelli più longevi dell’intera area carsica.

Il Castelliere di Elleri, sovrasta da oltre 240 metri sul livello del mare a sud la baia di Muggia e il golfo di Trieste e a nord la valle delle Noghere presentandosi come un’area di particolare interesse non solo archeologico ma anche paesaggistico con i suoi boschetti di querce e roverelle e la presenza di uno stagno d’acqua non perenne che attira ciclicamente la fauna stanziale e migratoria. Insediamento umano risalente all’età del bronzo il sito è stato negli ultimi cinquant’anni sede di scavi archeologici che hanno portato all’individuazione di un’articolata zona strutturata in superfici pianeggianti atte ad ospitare capanne e insediamenti che effettivamente si sono susseguiti sino in epoca romana.

Nell’area abitativa cinta da fortificazioni, gli scavi hanno permesso di precisare che il Castelliere continua a svolgere una funzione abitativa e non solo sino all’età romana, quanto in loco venne edificato un santuario dedicato al dio Mitra; ulteriori scavi fanno emergere la presenza ad Elleri di un’attività legata alla produzione del sale marino con l’uso del fuoco che spiegherebbe la sua prosperità e il suo perdurare per quasi 2000 anni.


Necropoli di Santa Barbara

Necropoli di Santa Barbara
Necropoli di Santa Barbara

Sempre nella località di Santa Barbara, a pochi passi dal Castelliere, si trova la relativa Necropoli, costituita da una serie di tombe circolari scavate nella terra e chiuse da una lastra di arenaria. I defunti venivano cremati e deposti nelle tombe assieme al corredo funerario (ceramiche, armi e ornamenti).

L’area cimiteriale individuata, prima nel suo genere, presenta 34 sepolture ad incinerazione databili tra il II e il I millennio che attestano i rapporti tra quest’area e la vicina Slovenia, ma anche con l’area balcanica e centro europea. La datazione della Necropoli è dunque inquadrabile in una delle fasi in cui il Castelliere era abitato.


Parco archeologico di Muggia Vecchia

Parco archeologico
Parco archeologico

Il parco archeologico di Muggia Vecchia, nota soprattutto per il suo trecentesco Santuario dedicato a Santa Maria Assunta che racchiude un duplice ciclo di affreschi tre e quattrocenteschi, è conosciuto anche per il suo parco di querce e roverelle e per essere un mirabile punto panoramico sul golfo di Trieste. Il colle, castelliere ed antico borgo abitato dall’VIII secolo a.C. fino alla fine del XV secolo, venne gradualmente abbandonato a favore del nuovo insediamento sul mare, il Borgo Lauro, l’attuale centro di Muggia, racchiuso dalle mura e dominato dal Castello.

Oggi Muggia Vecchia è diventata un vero e proprio parco archeologico. Sono stati creati dei percorsi attrezzati con pannelli didattici che permettono la visita e la comprensione dei dei terrazzamenti del castelliere e delle mura di cinta medievali, delle porte urbiche, del Santuario, della trama compositiva delle strutture abitative, degli assi stradali e degli spazi aperti che costituivano l’articolazione originaria del centro abitato di epoca medievale.

In questo modo è dunque possibile non solo visitare un “Castellum medievale“, ma anche comprendere i modi di vita dei suoi abitanti, come si procuravano il cibo, come vestivano, quali erano i loro svaghi e i loro passatempi. Arricchito negli anni grazie a diversi ed importanti ritrovamenti, rende l’offerta culturale di Muggia più articolata e completa, promuovendo la valenza storica del luogo con un’esperienza istruttiva ma anche piacevole.


Moli romani di Punta Sottile

Moli romani di Punta Sottile
Moli romani di Punta Sottile

Un comparto ancora denso di testimonianze “marittime” è l’insenatura di San Bartolomeo, con i suoi avancorpi, Punta Sottile in territorio italiano e Punta Grossa in Slovenia. Le rive sono punteggiate da resti che dovevano probabilmente far parte di una grande tenuta per lo sfruttamento delle risorse agricole e marittime.

A Punta Sottile sono visibili due piccoli moli costruiti nella tipica tecnica a blocchi esterni, in parte spostati nelle vicinanze dalla furia del mare, e riempimento interno di pietrame: Punta Sottile Nord, dalla superficie inclinata, più probabilmente uno scivolo di alaggio, e Punta Sottile Sud-Ovest, entrambi di servizio a una villa che sorgeva alle spalle della riva antica, oggi sommersa come i moli.


Civico Museo Archeologico

Museo Archeologico
Museo Archeologico

Il Civico Museo Archeologico, inaugurato nel 1997, ha sede presso la Casa Veneta nel centro storico di Muggia, e offre un’esaustiva esposizione di reperti rinvenuti nel territorio del Comune di Muggia, in particolare dall’area del Monte Castellier con la Necropoli di Santa Barbara e il Castelliere di Elleri. Visitare il Museo Archeologico è il modo più completo per conoscere i reperti ritrovati nei 25 siti sparsi sul territorio di Muggia, compresi quelli non più visitabili, come i resti delle ville e dei moli romani ormai sommersi dall’accresciuto livello marino. Il piano terra è un invito alla visita, con una serie di foto aeree e di documenti che ci offrono una panoramica generale della penisola muggesana. La visita si approfondisce salendo al primo piano dove troviamo un collezione completa dei materiali ritrovati nei molti siti muggesani. Il secondo piano è invece un omaggio agli scavi archeologici condotti a Muggia in un periodo di oltre cent’anni. Spiccano la ricostruzione di una tomba della Necropoli, ora non più visitabile, di Santa Barbara e i magnifici oggetti di corredo: collane, spille, anelli e altri monili. Accanto a questi reperti sono da ricordare anche le due iscrizioni e la stele dedicata al Dio Mitra, rinvenute presso il Castelliere di Elleri, ben rappresentato da una ricostruzione tridimensionale.


Consigli di lettura

– Paola Maggi, Fabiana Pieri e Paola Ventura, Monte Castellier: le pietre di Elleri narrano la storia, EUT, Trieste, 2017 – https://www.openstarts.units.it/handle/10077/20014
– AA.VV., Da Elleri a Santa Barbara: i segni della continuità insediativa sul Monte Castellier a Muggia, EUT, Trieste, 2016 – http://www2.units.it/ellerimuggia
– AA.VV., Il Civico Museo Archeologico di Muggia, Nord Est, Trieste, 1997
– Giuseppe Cuscito, Il Parco Archeologico di Muggia Vecchia, Luglio, San Dorligo della Valle, 2016

Percorsi nell’archeologia