11Mar

DANTE PISANI idee in dissolvenza incrociata

Da sabato 9 marzo 2024, presso il Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” di Muggia, è visitabile la mostra “Idee in dissolvenza incrociata” dedicata all’artista muggesano Dante Pisani (Muggia 1924-Trieste 2011), curata da Massimo Premuda e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, in occasione del centenario dalla nascita. L’esposizione si inserisce nel ciclo di suggestive personali e antologiche pensate negli ultimi anni per valorizzare la produzione degli artisti del territorio, dai muggesani Villibossi, Aldo Bressanutti ed Emanuela Marassi fino ai triestini Giovanni Duiz ed Ireneo Ravalico.
La mostra celebra gli oltre 60 anni di produzione di Pisani con una cinquantina di quadri ad olio su tela e tavola di medie e grandi dimensioni realizzati dalla fine degli anni Quaranta ai primi anni Duemila e una decina di affascinanti bronzetti dell’ultimo periodo della sua ricerca, tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, ma anche tante opere di grafica realizzate negli anni per preziosi libri d’artista insieme agli amici artisti Celli, Celiberti, Černigoj, Dugo, Kravos, Schiozzi, Sormani e Spacal, e ancora in esposizione tutti i suoi cicli più famosi, dalle Ibernazioni e Metamorfosi degli anni Settanta agli Astronauti e Colombe degli anni Ottanta, dai Filosofi e Pellegrini degli anni Novanta fino alle opere di criptopittura e pittoscrittura dei primi anni Duemila.

In merito al focus dell’antologica, Massimo Premuda sintetizza così: “L’ampia mostra al Museo Carà intende rileggere la figura e la poetica dell’artista che, proprio fra gli anni Settanta e Duemila raggiunse l’apice della sua cifra stilistica che potrebbe venir riassunta nel linguaggio della Nuova Figurazione, caratterizzata da temi come la civiltà delle macchine, l’alienazione e l’incomunicabilità della società contemporanea, la disumanità del lavoro, il trionfo della tecnologia e infine la perdita di umanità. L’antologica si apre con due vedute postimpressionistiche della fine degli anni Quaranta che raffigurano il Mandracchio di Muggia e la casa natale a Chiampore e che ben rappresentano il legame con la cittadina istroveneta in cui Pisani esordì nel 1959 con la sua prima personale alla Sala Comunale d’Arte e che continuò a frequentare con assiduità fino agli anni Settanta, partecipando nell’estate del 1977 al VI Carnevale estivo con la proiezione di diapositive in dissolvenza incrociata sulla sua pittura e sulle sue opere più significative.
L’utilizzo delle nuove tecnologie, come la cinetica filmica e il modulo sperimentale delle immagini diapositive in dissolvenza incrociata, lo portarono così nel 1978 ad Asolo al II Festival Internazionale “Cinema sull’arte” diretto dal grande Umbro Apollonio e all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, ma anche al Circolo della Stampa di Trieste. Tecniche queste che hanno un chiaro riflesso e influenza nel procedere pittorico dell’artista che mescola, incrocia e sovrappone immagini, piani e livelli, andando a creare mondi originalissimi. Già nel 1977 infatti Sergio Molesi evidenziava che: “A livello di linguaggio, al di là dell’uso contrapposto della linea melodica e ritmica e dei puntuali effetti cromatici e luministici, la contrapposizione è anche nel prelievo pittorico di immagini precostituite, come il cubetto di ghiaccio o di plexiglass alla Arman, e l’opposta tappezzeria Liberty realizzata addirittura con il sistema degli stampi”, mentre nel 2009 Giulio Montenero affermava che: “La svolta decisiva nella evoluzione di Dante Pisani è data dal trapasso fra due modi di rappresentazione: dapprima egli raffigura ciò che esiste, dopo ciò che non può esistere. Il secondo modo è altrettanto verissimo quanto il primo…”.

L’esposizione mette anche in luce i rapporti instaurati con gli artisti, i critici, gli intellettuali e in particolare con gli scrittori del suo tempo. In mostra, oltre a un prezioso documentario video degli anni Settanta di Svigelj su testo del critico Roberto Ambrosi, vengono presentati pure i ritratti di Pisani realizzati dagli amici artisti Livio Rosignano (Pinguente, Istria 1924-Trieste 2015) e Bruno Chersicla (Trieste 1937-2013), ma anche il curioso “Acrostico per Dante Pisani” del 1964 scritto su una cartolina da Cesare Sofianopulo (Trieste 1889-1968). L’interesse dell’artista per la scrittura si manifesterà in maniera sempre più urgente dalla metà degli anni Settanta in poi sia come illustratore di libri, pubblicazioni e riviste di autori contemporanei triestini e non, sia come poeta. Fondamentale sarà la frequentazione con lo scrittore Stelio Mattioni (Trieste 1921-1997), di cui in mostra si ricostruisce visivamente il racconto breve de “La visita” allo studio dell’artista nel gennaio del 1977, in cui descriveva vividamente cinque significativi quadri oggi inseriti nel percorso espositivo, e che Montenero così inquadrava: “Le imbricazioni con le quali Pisani copre la realtà, ne avvolge le ferite e ne accentua le mostruosità, appartengono a molte risorse della semantica, spesso combinando figure diverse per ottenere l’apparato significante di una medesima immagine: simboli, metafore, apologhi, parabole, allegorie… Pisani è dell’avviso che noi siamo trascinati dalla corrente di un fiume che portando a valle i relitti delle violenze naturali e umane, diventa una marea di assurdità. Il suo costante e forte intendimento è di rappresentare le assurdità in una figurazione ordinata. E in ciò si affianca a un grande romanziere triestino, Stelio Mattioni, purtroppo non apprezzato quanto meriterebbe, forse perché nelle sue fantasie allucinate c’è più verità che nell’apparente obiettività degli storici. Amico mio e suo, Mattioni ha scritto su Pisani, in spirito di fraterna e profonda concordanza, alcune significative pagine.”
Si prosegue con i tanti omaggi pittorici a Giani Stuparich (Trieste 1891-Roma 1961), in particolare ispirati dai suoi “Ricordi istriani” in cui molto si parla anche di Muggia, o a Giorgio Voghera (Trieste 1908-1999), con i libri d’artista editi da L’Asterisco della fine degli anni Settanta su Jules Verne e Thomas Mann, o ancora con tante fotografie insieme a Giovanna Stuparich, Ketty Daneo e Claudio Grisancich. Il percorso artistico di Pisani si conclude non a caso con i cicli di criptopittura e pittoscrittura, in cui i segni alfabetici ma anche l’alfabeto glagolitico concorrono a denunciare l’impossibilità della comunicazione verbale, già lungamente affrontata nelle ampie serie di muti profeti e torri babeliche, ma che proprio attraverso le arti visive può nuovamente dialogare e risorgere intorno alla parola “amore”, unica possibile e reale koinè.

Dante Pisani (Muggia 1924-Trieste 2011)
Nato a Muggia nel 1924, viveva e operava a Trieste. A vent’anni soggiornò per un lungo periodo in Austria. Ritornò a Trieste e nel 1954 frequentò lo studio del pittore Walter Falzari dove per un anno studiò figura. Dopo essersi posto in luce in campo regionale fu invitato al Premio Nazionale Siragna di Parma e al Premio Internazionale “Jean Mirò” di Barcellona. Nel 1971 fu chiamato ad esporre con una personale nella Galleria del Museo d’Arte Moderna di Lubiana. Da quel momento fu presente ad importanti rassegne d’arte in varie città d’Italia e all’estero. Dal 1959 allestì una cinquantina di mostre personali in ambito regionale, in Italia e all’estero. Sue opere sono in importanti collezioni private, al Museo Revoltella di Trieste, alla Pinacoteca di Ascoli Piceno, in edifici ed enti pubblici.
Sin dall’inizio il suo è stato un procedere che da formulazioni post espressioniste approdava, nel conseguimento di una maggior maturità, al recupero di elementi figurali senza l’obbligato passaggio per l’arte astratta della quale tuttavia, come tutti gli artisti della sua generazione, ha saputo tenere conto della lezione di rottura. La sua fondamentale derivazione espressionistica è sottolineata da proposte che elaborano un processo di approfondimento razionale e allo stesso tempo poetico. La sua è una pittura in cui, accanto ai pregi formali, alla ricchezza dei riferimenti culturali ed estetici, si evidenziano contenuti talvolta drammatici e dolenti, di denuncia e persino protestatari in chiave simbolica con riferimenti all’ambito metafisico e mitico. Non sono aliene al suo discorso le problematiche sociologiche con una particolare propensione per i temi ecologici. La ricchezza del colore si palesa in tessiture cromatiche con elaborazioni materiche e ritorni figurali. Anche nella scultura è presente una dimensione metafisica che si estrinseca con forme antropomorfe e architettoniche nate da richiami a temi mitologici. Uomo, società e natura sono al centro dell’operare di questo artista tra i più originali e autonomi del secondo Novecento triestino.

da “Dizionario degli artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia”
di Claudio H. Martelli

La mostra potrà essere visitata a ingresso libero fino a domenica 14 aprile 2024 con il seguente orario: da martedì a venerdì 17-19, sabato 10-12 e 17-19, domenica e festivi 10-12.

https://www.museougocara.eu/en/events/dante-pisani-idee-in-dissolvenza-incrociata

11Mar

Arte moderna, pubblico moderno: il sito del MUSEO CARÀ

“Arte moderna, pubblico moderno: promuovere la visibilità del Museo d’Arte Moderna Ugo Carà” è il nome del progetto che ha portato un gruppo di studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino a realizzare, in collaborazione con l’Ufficio Cultura del Comune di Muggia, il sito del Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” Muggia in italiano, sloveno e inglese. Un progetto importante, per fornire un bagaglio di informazioni in più anche ai turisti in visita e dare maggiore visibilità al museo ancor prima del loro arrivo sul territorio.
I giovani sono rimasti una settimana a Muggia, seguiti da Massimo Premuda dell’Ufficio Cultura, e hanno completato il lavoro nell’ambito della “Project Week”, una settimana in cui i 173 studenti da 81 paesi che frequentano l’UWC Adriatic lasciano Duino per dedicarsi alla realizzazione di progetti creativi, sportivi o di volontariato. Gli studenti coinvolti nell’iniziativa a Muggia arrivano da tutto il mondo: Alvaro Joseph Loste dalle Filippine, Tim Niklas Kettunen dalla Finlandia, Teo Sega Sumić dalla Croazia, Niso Cicalò di Cagliari, Eisvinas Almanaitis dalla Lituania, Viktor Imrišek dalla Slovacchia e Nguyen Vinh Bao Tin dal Vietnam.
Il sito è www.museougocara.eu

03Mar

DI QUA E DI LÀ rassegna teatrale itinerante

Dal 3 al 10 marzo 2024 riparte al Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” la 4° rassegna teatrale itinerante “Di qua e di là” organizzata e promossa dal Comitato Provinciale F.I.T.A. di Trieste e Gorizia APS con il sostegno dell’Associazione Regionale FITA-UILT APS:

domenica 3 marzo 2024, ore 17
compagnia I Zercanome De Gabrielli APS-F.I.T.A.
A Trieste nel 1908
commedia in due atti di Gianfranco Gabrielli liberamente tratta da un “fattaccio” vero avvenuto a Trieste, revisione del testo e regia di Michele Marolla

domenica 10 marzo 2024, ore 17
gruppo teatrale La Barcaccia APS-U.I.L.T. 
Tra moglie e marì no ste meterme a mi 
testo e regia di Giorgio Fortuna, adattamento di Elisa Prelz

23Feb

OMAGGIO A LOJZE REBULA E STANE MALIČ

Venerdì 23 febbraio alle 19 al Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” “Omaggio a Lojze Rebula e Stane Malič” con il gruppo teatrale “Tamara Petaros”, gli studenti della scuola media Srečko Kosovel “Radijski oder”, il coro misto “Sveti Jernej”, il pianista della GM Aleš Ricciato, il complesso “Reflex” e il coro della scuola primaria Albin Bubnič “Mali Jadran”, organizzato da Društvo Slovencev miljske občine Kiljan Ferluga in collaborazione con il Centro giovanile Finžgar in occasione della Giornata della Cultura slovena

17Feb

ISTRIA PUTELA SUTA E ZENTILINA ricordando l’Istria

Sabato 17 febbraio alle 17.30 al Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” “Istria putela suta e Zentilina, ricordando l’Istria”, spettacolo di musiche, canti e liriche dedicati della Banda dell’ANVGD di Trieste diretta da Giorgio Prasel, con Coro Semplici Note e Coro della Comunità Italiana di San Lorenzo Babici diretti da Giulia Fonzari, letture a leggio di Mariella Terragni e coordinamento artistico di Andrea Sfetez, a cura di Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e Associazione Serenade Ensemble, in occasione del Giorno del Ricordo!

03Feb

ARTE & CARNEVALE 70° Carnevale Muggesano

Da sabato 3 febbraio 2024 alle 10, presso il Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”, è visitabile la mostra “Arte & Carnevale” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia e dall’Associazione delle Compagnie del Carnevale Muggesano per festeggiare i 70 anni del Carnevale a Muggia, con tanti manifesti dal 1954 ad oggi, conservati nell’archivio della Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia”, e con i trofei realizzati dagli artisti Luigi Buonocore, Claudio Cecchini, Proteo Hirst, Giuseppe Negrisin, Graziano Romio e Villibossi, nell’ambito del 70° Carnevale Muggesano (8-14 febbraio 2024).
www.museougocara.eu/en/events/arte-carnevale-70-carnevale-muggesanowww.carnevaldemuja.com

sabato 3 febbraio 2024 alle 10, Museo Carà
conferenza stampa 70° Carnevale Muggesano
a seguire inaugurazione e visita guidata

sabato 10 febbraio 2024 alle 10.30, Museo Carà
Pigiama party, spettacolo musicale interattivo, 3-7 anni
partecipando, a scelta, in pigiama o in costume da carnevale
a cura di Civica Orchestra di Fiati “G. Verdi” Città di Trieste
attività gratuita, prenotazione obbligatoria 351 7431837

domenica 3 marzo 2024 alle 10.30, Museo Carà
#ABASSAVOCE speciale Ogni scherzo vale
a cura di Nati per Leggere, 3-6 anni
attività gratuita, prenotazione obbligatoria 338 3557504

01Gen

STAGIONE 23/24

Dal 12 novembre 2023 al 24 marzo 2024 riparte la “Stagione 23/24” del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” in collaborazione con l’ERT FVG e con il sostegno della Fondazione Foreman Casali, in occasione del centenario del Teatro Verdi!
Ecco tutti i dettagli su biglietti e abbonamenti, e le info sui 9 spettacoli in cartellone, scaricando il libretto: Stagione 23-24
abbonamenti e biglietti presso La Rambla agenzia viaggi, Corso Puccini 21, Muggia – 040 271754

Navigazione articoli